Museo d'Arte e Cultura Africana Villaggio Africano
Museo d'Arte e Cultura Africana Villaggio Africano
Il museo é strutturato in due sale: una dedicata alla collezione permanente di statue srtatue e maschere africane: l'altra sala ospita delle mostre temporanee che durano 1 o 2 anni; si tratta di mostre tematiche sull'Africa contemporanea.
ATTIVITÁ PROPOSTE
Scuole e Centri Ricreativi Estivi
Il Museo Africano propone un viaggio di conoscenza delle culture africane attraverso un percorso ludico interattivo organizzato in tre tappe:
visita giocata alla mostra temporanea ed alla collezione artistica permanente (a partire dagli 8 anni);
laboratorio di manipolazione per apprendere una tecnica di produzione artigianale africana;
incontro interculturale a base di racconti, canti e danze con una persona migrante originaria del continente africano.
Materiale didattico propedeutico e successivo alla gita d’istruzione è disponibile per le/gli insegnanti.
Gruppi organizzati
Un filmato su stili di vita, valori e espressioni artistiche comuni a molti popoli a sud del Sahara precede la visita guidata alle sale del Museo.
Visitatori
Un percorso multimediale con contributi visivi e sonori accompagna adulti e bambini nella comprensione delle opere della sezione artistica e dei manufatti presenti nella mostra temporanea.
Formazione volontari
Da ottobre a giugno dell’anno successivo ogni seconda domenica del mese un ciclo di incontri con i missionari si propone di promuovere la conoscenza della congregazione Passionista per tutti quanti intendono sostenerne a vario titolo le attività in Italia e in Africa.
Un'esposizione collettiva pittorica che si concentra sulla spontaneità dell'azione pittorica e dell'osservare, sulle energie fondamentali e/o la dimensione corporea della realtà, sulla natura tangibile della pittura e la violazione/incorporazione dei cosiddetti valori consolidati nell'ambito artistico.
Dopo quasi cinquant'anni dall'ultimo appuntamento italiano, la Conferenza annuale del CIMAM si terrà a Torino dal 28 al 30 novembre 2025, riunendo oltre 300 esperti d'arte contemporanea alle OGR.
La Reggia di Caserta avrà, per la prima volta, dei depositi visitabili: il Museo è al lavoro per aprire al pubblico presidi di tutela attiva del proprio patrimonio.